Si può essere sostenibili anche a Natale?

Ormai Natale è alle porte, davanti a noi si prospettano molte cene e pranzi all’insegna dell’abbuffata. Natale, Santo Stefano, San Silvestro, l’Epifania sono tutte occasioni conviviali di festa in cui le tavole si riempiono di cibo. Esistono alcune linee guida da seguire per passare un Natale sostenibile?

Un Natale Sostenibile


Prima di tutto, una pratica importante che dovrebbe essere adottata tutto l’anno è non buttare gli avanzi. Quasi sempre dai cenoni avanza del cibo, in questo caso per evitare di doverlo buttare è importante conservare bene le pietanze in frigo, oppure in congelatore, eventualmente preparare delle doggy bag per i nostri ospiti (cosa che si può chiedere anche al ristorante), oppure una cosa simpatica potrebbe essere organizzare nei giorni tra Natale e San Silvestro una cena degli avanzi tra amici in cui ognuno porta qualche avanzo! Queste pratiche possono sembrare poco utili per il nostro pianeta,ma non è così: ricordiamoci che ogni anno un terzo della produzione mondiale di cibo viene buttata, ovvero 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile a fronte di circa 800 milioni di persone denutrite.

La Direzione Generale dell’Ambiente della Commissione Europea ha affermato come il 43% degli sprechi e perdite alimentari avvengano a livello casalingo. Una seconda azione è quella di ridurre il consumo di carne rossa. So che l’eliminazione della carne dalla tavola natalizia sarebbe una richiesta quasi impossibile da soddisfare, per questo motivo il consiglio è quello di prediligere l’acquisto e il consumo di carne bianca (faraona, tacchino, coniglio) o di maiale dal momento che tra le tipologie di carne sono quelle con un minore impatto ambientale. Vista la numerosità dei pasti tra Natale e l’Epifania una scelta sostenibile sarebbe limitare a pochissime occasioni il consumo di carne rossa (bovini e ovini).

Non dimenticare il pesce


In alternativa ricordiamoci che c’è sempre il pesce! Anche in questo caso cerchiamo di evitare il consumo di specie iper-pescate e quindi a rischio come tonno, pesce spada, salmone. Indirizziamo i nostri acquisti verso pesce locale, preferibilmente azzurro. Un’ottima scelta sono i molluschi.

Una pietanza che non può mancare in periodo natalizio sono le lenticchie! Buone in tutte le salse, sia come contorno ma anche come secondo piatto. Oltre a rappresentare una buona fonte di proteine, carboidrati complessi, fibre e ferro hanno inoltre un basso impatto ambientale. Ecco quindi che se si volesse provare a sostituire la carne, si potrebbero cercare molte ricette che mettono al centro le lenticchie o altri legumi.

Dolce di Natale sostenibile

Dulcis in fundo….il panettone! Come non terminare il pranzo di Natale con un buon panettone artigianale (sì, sono team panettone). Cerchiamo infatti di comprare panettoni o altri dolci di produzione artigianale e non industriale, certamente il costo potrebbe essere più alto ma almeno siamo sicuri di avere un prodotto di qualità con ingredienti magari anche locali. Ecco, quindi, cinque informazioni su come riconoscere un buon panettone, sull’etichetta dovremo trovare:

  1. Una breve lista di ingredienti ed eventuale la loro provenienza: minimo 16% di burro, almeno 4% di
    tuorlo d’uovo o uova fresche, minimo 20% di uvetta e deve contenere canditi, farina di frumento e
    zucchero
  2. Ci deve essere scritto “panettone” e NON “dolce natalizio”
  3. Dicitura “fermentazione naturale”
  4. Il peso sempre compreso tra i 750g e 1,5kg cosicché il panettone non perda la sua morbidezza
  5. La data di scadenza dovrebbe essere breve, massimo 30 giorni, perché questo garantisce che il prodotto sia privo di conservanti, cosa che invece non accade con i panettoni industriali che proprio per questo possono permettersi di essere prodotti e confezionati anche in estate.

Detto ciò, non resta che augurare a tutti di passare un felice Natale, consapevoli anche delle piccole azioni che noi tutti possiamo compiere per rispettare l’ambiente.

Se pensi che tutte queste abbuffate mettano a rischio la tua forma fisica leggi questo articolo.

Bibliografia:
Barilla Centre for Food & Nutrition. (2016). Eating Planet, cibo e sostenibilità: costruire il nostro futuro. Edizioni Ambiente, Milano.
CREA, 2018. Linee guida per una sana alimentazione.
https://www.crea.gov.it/documents/59764/0/LINEE-GUIDA+DEFINITIVO.pdf/28670db4-154c-0ecc-
d187-1ee9db3b1c65?t=1576850671654